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Anno: Crea un Nuovo Mondo

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view post Posted on 3/12/2009, 19:43




Anno: Crea un Nuovo Mondo



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Bel tentativo, Ubisoft!

Il genere strategico su PC ha sempre avuto grande successo: come non ricordare grandi prodotti come SimCity, Civilization e la serie di Anno? Proprio di quest’ultima vogliamo parlare: Ubisoft, infatti, ha deciso di trasportare un nuovo capitolo sulle console Nintendo, ossia Wii e DS; un tentativo rischioso, perché si sa che su console i videogiochi strategici finora non hanno riscosso grande successo. Anno: Crea un Nuovo Mondo è riuscito nell’impresa, là dove altri hanno fallito? Scopriamolo!

Alla conquista di nuove isole... civilmente, sia chiaro.

La trama di Anno: Crea un Nuovo Mondo è tutto sommato semplice: siamo nel 1400 ed il nostro popolo guidato dal Re George non se la passa proprio bene; infatti, il regno sta passando un brutto periodo di carestia e siccità, privando la popolazione di ogni bene primario. Il re, disperato, chiede consiglio ai due figli, William ed Edward: il primo, saggio e pacifico, opterebbe per la ricerca di nuovi territori da colonizzare attraverso una civile esplorazione del mondo; il secondo, più bellicoso, sceglierebbe la via della conquista militarizzata. Dopo una lunga riflessione, il Re sceglie di non decimare ulteriormente la popolazione affidando quindi il compito di salvare il regno a William, il quale, seguito da alcuni fidati consiglieri, partirà alla conquista di nuove isole. A partire da questo momento quindi inizia la modalità Storia, una sorta di ampio tutorial giocabile per affrontare poi l’altra modalità Infinita che già dal nome fa capire di essere ben più longeva. Il gameplay rispecchia quello degli strategici più rinomati: sbarcati su un isola, si deve fondare una città, costruire edifici fondamentali per lo sviluppo come la chiesa, i campi di coltura, la miniera, esplorare l’intera isola e analizzare attentamente le risorse presenti; non è affatto semplice, ve lo garantisco, perché le cose a cui badare sono molte e i cittadini non si faranno scrupoli a lamentarsi e ribellarsi in caso di mancanza di risorse e attenzioni. L’esperienza però non è noiosa, in quanto la modalità Storia è divisa in piccoli pezzi, praticamente ognuna comporta lo sbarco su una nuova isola, diversificata dalle risorse e caratteristiche uniche che ci devono far studiare una diversa strategia di colonizzazione. Oltre alla gestione globale delle isole, sono presenti anche le missioni secondarie che ci permettono di svagarci un attimo: attraverso l’acquisto delle mappe del tesoro andiamo alla ricerca dell'ambita fortuna dei pirati (compito non facile) per guadagnare un bel po’ di oro gratis, oppure andare per mare a lottare e sconfiggere temibili bucanieri. Avevo iniziato il paragrafo dicendo che la conquista delle isole avviene in maniera civile, atta alla collaborazione e integrazione con la popolazione civile; ahimè, non è del tutto vero, perché avanzando nel gioco più si è potenti, più si ha voglia di esserlo ulteriormente: inevitabile quindi una furiosa guerra con una civiltà nemica, combattuta sia via mare che via terra, che mi è costata uno sforzo economico-umano non indifferente, ma la guerra perlomeno è stata vinta! Insomma, l’obiettivo finale della modalità Storia è quello di recuperare risorse economiche e materiali sufficienti per sconfiggere la crisi che ha colpito il regno di George attraverso la gestione totale delle isole colonizzate, ma allo stesso tempo è utile per permettere all’utente di essere preparato per la modalità Infinita..ma cos’è questa modalità Infinita? Semplice, qui si può giocare, appunto, fino all’infinito (o quasi) in quanto non si ha da seguire alcun ordine narrativo nell’esplorazione, avendo quindi la possibilità di fare quello che si vuole, quando si vuole, dove si vuole. Divertente, per un po’, perché poi (come nella maggior parte degli RTS) la sensazione di noia lentamente prevale. Queste due modalità comunque garantiscono una longevità interessante, che per molte ore ci terrà impegnati nella lunga, ma soddisfacente conquista di nuove isole, nello stile da noi preferito: con la diplomazia, ma anche con una sana spadata.

Un comparto tecnico all’altezza.

Anno: Crea un Nuovo Mondo ha puntato molto anche sulla grafica: in stile cartoonesco (che piace sempre a tutti, grandi e bambini), ben si adatta al genere strategico; la visuale non ci complica la vita, dato l’elevato numero di oggetti da visualizzare nello schermo, anche grazie allo zoom ottenibili usando lo stilo sull’icona che ci interessa. I dettagli sono ben riprodotti, come gli animali, gli edifici e gli abitanti delle città, colorate in maniera vivace e di efficace impatto visivo. Anche il sonoro non sfigura: il doppiaggio in inglese è ottimo, ma i sottotitoli in italiano non fanno pesare troppo la lingua differente parlata dai personaggi; tutti i suoni tipici del mondo cittadino (un forte vociare, i carri che passano) sono riprodotti fedelmente, così come la colonna sonora, tipica del mondo quattrocentesco.

All’inizio di questa recensione era posta questa domanda: Anno: Crea un Nuovo Mondo sarà riuscito come gioco strategico a sfondare nel difficile mondo delle console? La risposta è assolutamente positiva: una trama semplice ma un gameplay che richiede concentrazione ed abilità strategica, una longevità assicurata grazie alle modalità Storia e Infinita e un comparto tecnico di tutto rispetto per il Nintendo DS. Se possedete la console portatile di Nintendo (ma va benissimo anche una Wii) e siete interessati alla strategia, bè, non fatevi sfuggire Anno: Crea un Nuovo Mondo. Non ve ne pentirete.

 
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